Chi sono

Mi chiamo Marco Pastorin e sono nato a Como nel 1987. Dopo aver conseguito la laurea in design industriale nel 2010 ho lavorato in diversi studi creativi tra Rimini, San Marino, Roma e Como. Dal 2015  svolgo la professione di graphic designer e web designer freelance con base a Como.

Riconoscimenti

Nel 2007 sono risultato il vincitore del concorso organizzato da Illy caffè e dalla Casa Editrice Corraini in collaborazione con l’Università Iuav per la realizzazione della copertina per il progetto letterario europeo scritture giovani.

Pillole filosofiche

Non basta la creatività

Nel corso degli anni mi sono sempre domandato quale fosse il filoconduttore comune ai miei progetti. Che designer sono? Cosa mi caratterizza? All'inzio della mia carriera riconoscevo come principi fondamentali la creatività e la passione con cui svolgevo il mio lavoro. Con il passare degli anni invece ho compreso che il vero valore aggiunto di un progetto si nasconde dietro la sua semplicità.

Semplice e Complesso

Per parlare di semplicità bisogna comprendere la complessità, filtrarla e renderla accessibile. Anche una cosa semplice può essere complicata se non si è compresa a fondo. Se un progetto risulta semplice e di facile comprensione allora il lavoro del designer è riuscito. Un design fatto a misura di utente, che tiene conto delle sue esigenze e della sua soddisfazione.

Connessioni profonde

Dalla ricerca dei particolari all'attenzione ai dettagli c'è un microcosmo difficile da decifrare, che però se compreso, può creare una connessione profonda con un progetto portandoci a riconoscerci in esso. Forse non è anche questo lo scopo del design, realizzare qualcosa che ci trasmetta emozioni.

4 punti importanti

Il dettaglio

La cura dei dettagli distingue la banalità dalla semplicità. Il dettaglio non è qualcosa che si aggiunge dopo per dare l'impressione di creare valore. Il dettaglio è intrinseco al progetto e la cura del dettaglio stabilisce la profondità con cui ci si approccia ad esso. Certo il dettaglio non è per chiunque, ma quando viene percepito crea un intima complicità con il progetto, un legame.

La curiosità

Sono una persona curiosa, mi piace fare molte domande. Mi interessa capire il punto di vista degli altri, la loro visione, per avere un'idea più approfondita degli obiettivi che si vogliono conseguire. Una continua ricerca mi permette di approfondire ogni progetto dandomi la possibilità di conoscere meglio me stesso e di crescere umanamente e lavorativamente.

La critica

Il designer è molto critico. Se non lo fosse non sarebbe un bravo progettista. È critico con se stesso, con il mondo, con l'universo. Il mettere in discussione è d'obbligo, tutto può essere migliorato. Andare in profondità, cambiare punto di vista, andare oltre le righe. La vera critica è un contrasto che ci permette di mettere a fuoco i limiti di un progetto, per arrivare ad una soluzione costruttiva e concreta.

La responsabilità

L'errore è cosa normale per noi fragili esseri umani. Mentre il mondo è costantemente impegnato nella ricerca del colpevole, noi siamo costantemente impegnati a nasconderci dai nostri errori. La mia filosofia è che il riconoscimento dell'errore sia la più grande forma di crescita personale. E se dovessi sbagliare nessun problema, non dimenticare che sono un designer, una soluzione la trovo sempre.

Dicono di me

Dico di me

Comincio la giornata con la certezza che sto svolgendo il mio lavoro nel miglior modo possibile. Sono competente in questo mestiere, anche se ogni giorno imparo una cosa nuova.
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